Nel precedente post sui sakura vi ho raccontato dei luoghi che mi hanno fatto da subito innamorare della primavera giapponese e del significato che i sakura hanno per i giapponesi.
Oggi invece vorrei parlarvi di alcuni angoli di Tokyo più personali e che nel mio immaginario assumono quasi una dimensione privata. Sono piccoli ripari dalla voce della città, da quel fiume soverchiante di persone che si raccoglie nei luoghi della fioritura più famosi.
Tokyo, che come sempre pare spigolosa e troppo piena, abbraccia nel suo grande corpo gentile queste culle umane nascoste e ne fa dono quando si approda frastornati a un desiderio di riposo. 耳が痛い … non voglio più sentire oltre, ho bisogno di silenzio. Quando del corpo contro corpo, del ronzio di persone non se ne può più, è il giusto volto della città, quello che si incastra perfettamente a questo stato d’animo, a farsi avanti.
Prende la forma di piccoli templi celati, gettati nei ripostigli di Tokyo, insospettabili quartieri anonimi reliquari di bellezze. Di fioriture di ciliegi tanto incredibili quanto segrete, di zone residenziali che all’improvviso si ammantano di rosa.
Takaido è un minuscolo quartiere residenziale, una stazione sopraelevata della Inokashira Line che pare un binocolo sul mondo, una bocca verso una dimensione di Tokyo così soffice da sembrare appena abbozzata con i pastelli a cera.
A Takaido non si capita, a Takaido si va, con il suo paesaggio fatto di casette senza identità dolcemente rassicuranti, alte, basse, tozze e magre; il fiume incastrato tra i bordi alti dell’argine e le sue ringhiere pastello rosa e verdi. Muta tutt’intorno, l’acqua del corso che scivola via e la luce che filtra tra le fronde dei sakura. Risalgono la riva, si spingono verso il cielo e infine allungano i rami al torrente, torcendosi in un infinito arco rosa che ne segue il percorso.
Sotto quell’ombrello di primavera c’è chi porta a spasso il cane, il rotolare delle biciclette e più in là ancora qualche famiglia in festa. Sono usciti giusto dall’uscio di casa e hanno apparecchiato per l’hanami, le tovaglie stese sul marciapiede, piccoli sgabelli e tavoli improvvisati, rannicchiati su quel lembo di strada sicuri di non esser disturbati dal passaggio di macchine o folle curiose.
Nella parte ovest di Tokyo invece, a Sakurashinmachi, un girotondo di case forse (apparentemente) perfino meno attraente di Takaido, ci sono arrivata a piccoli passi, le gambe strettamente fasciate, il ticchettio del legno dei geta contro l’asfalto duro, dritta per i troppi strati del mio kimono color caramella, rosa come la primavera del Giappone.
Le pareti della metro che sembrano un lecca-lecca tono su tono con il piccolo tempio, ma nient’altro che per strada ne anticipi la meraviglia. Sakurashinmachi è ancora più schiva, non ha volto e nemmeno vorrebbe guardarti in viso, le orecchie pulite da ogni frastuono, le strade svuotate dallo zoo umano che racchiude questa città, nido perfetto per i cacciatori di silenzi e collezionisti di luoghi segreti.
Nel suo cappotto insipido il quartiere però ha tasche piene di piccoli pensieri, bottoni luccicanti, ninnoli di altre epoche. Rovistandovi fino in fondo si ritrova uno dei più incantevoli microcosmi primaverili di tutta Tokyo, il Sakura Jingu, letteralmente il tempio dei sakura.
Una vera coltre di un bellissimo rosa acceso ne delinea il profilo, tra i rami annodati stretti da mani premurose, fiocchi che frusciano al vento, grondanti di kanji, desideri e preghiere di chi al tempio si reca per chiedere udienza ai kami.
Infine compare in un angolo Kuramae, l’aspetto ancora più scialbo, stradoni e palazzi che zitti non lasciano trapelare nulla. Accerchiato da condomini dagli improbabili colori, insegne di konbini e garage si incappa per caso nel piccolo Kuramae Jinjya, meta di pochi curiosi e degli abitanti della zona, vero esempio di quanto Tokyo sia una città patchwork, che al tartan abbina i pois, le righe arcobaleno al grigio fumo di londra. Un lavoro a maglia talmente stretto e morbido da essere comodamente vivibile e affascinante in maniera misteriosa.
Non ha spiegazione in effetti come un tempio così delicato sia scivolato in quella strettoia, enormi sakura dai sgargianti fiori lilla e porpora al seguito, dritti in quella tana di mattoni. A un certo punto, chissà quando, avran deciso di costruirgli attorno, un cortile pieno di preghiere e leoni guardini in pietra, nella logica giapponese non andava distrutto o spostato, ma piuttosto attorniato il più strettamente possibile, il corpo a corpo nella quiete.
Ne è sorto un altro di quegli adorabili cantucci di Tokyo di cui amo andare alla ricerca, esternamente invisibili, concretamente impensabili, ma belli oltre ogni dire.
Cosa ne pensi di questi 3 posti segreti per vedere i Sakura a Tokyo? Ti piacerebbe visitarli? 😀
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti!
Se le mie avventure in Giappone alla scoperta dei luoghi più particolari e di magnifiche tradizioni ti interessano puoi trovarmi anche su
Ci vediamo alla Prossima Fermata 😀
20 Aprile 2018
A parte le foto che sono meravigliose ma fai veramente venire una gran voglia di visitare il Giappone te! Di come mi immagino io Tokyo faccio fatica a pensare che questi posti siano lì.. un sogno! Sembra di essere in un’altra epoca!
20 Aprile 2018
Wow! Noi siamo stati ormai troppo anni fa in Giappone. Eravamo andati proprio ad Aprile per vedere i sakura fioriti. Ora mi piacerebbe tornare proprio per godermi questi attimi un po’ meno da turista con più tranquillità.
20 Aprile 2018
Mamma mia quanto rosa! 🙂
Sembra posti magici.. Mi piacerebbe moltissimo poterli visitare dal vivo!
Incrocio le dita 😉
20 Aprile 2018
La sakura a Tokyo è un sogno ben custodito in un cassetto che spero di realizzare appena mia figlia capisca e apprezzi… per il momento noi il giappone lo abbiamo visto in estate e lo abbiamo amato, ma in primavera credo che ci farebbe perdere la testa!
20 Aprile 2018
Mi piacerebbe da impazzire vedere questi posti a Tokyo! Non so se mia ci riuscirò, ma intanto grazie delle foto!
20 Aprile 2018
Ciao! Complimenti per le foto sono ! Ciao. Innanzitutto complimenti per le foto sono bellissime! Quasi quasi ho voglia di andare…
20 Aprile 2018
In questo periodo seguo la scia di petali rosa nel web, ma il tuo blog è quello che mi fa emozionare di più. Sono stata a Kuramae, anche se non ne ho un gran ricordo, ma i sakura cambiano tutto! Quel Sakura Jinja è semplicemente spettacolare, complimenti per averlo scovato! 😀
21 Aprile 2018
So che c’è un sito che monitora la fioritura, per la tua esperienza anche a fine aprile è possibile trovare ancora qualche ciliegio fiorito?
21 Aprile 2018
Che voglia di Giappone! Ci sono già stata, ma vorrei tonare con mio figlio (che mi chiede spesso di visitare Tokyo).
21 Aprile 2018
Post utilissimo e soprattutto delle foto veramente fantastiche! Sei bravissima e il tuo blog è davvero top!
21 Aprile 2018
Ok, mi hai convinta. Se vengo in giappone ti prenoto come guida, credo che con te potrei vedere il vero Giappone. A presto allora.
4 Maggio 2018
Quando vuoi Anna 😉 amo scovare i luoghi un po’ nascosti e raccontarli con amore
21 Aprile 2018
Il Giappone mi attira sempre di più! Che periodo consigli per andare a vedere la fioritura dei sakura?
4 Maggio 2018
L’ultima di Marzo o la prima di Aprile a Tokyo 😀 dipende però molto dal clima delle settimane precedenti per determinare quale precisamente delle due
21 Aprile 2018
Queste foto, i colori, i tuoi racconti… fanno venire voglia di visitare il Giappone subito, senza pensarci un attimo. Grazie per condividere con noi il tuo amore per questo paese così affascinante.
4 Maggio 2018
Grazie <3 Sono davvero contenta che l'amore e la passione traspaiano e riescano a far venire voglia di un bel viaggio in Giappone
22 Aprile 2018
Fantastico! Andando controcorrente, ho sempre considerato il periodo dell’Hanami come l’ultimo in cui andare in Giappone, (vista la folla), con i tuoi posticini però sembra fattibile. Ad inizio marzo ho assistito alla fioritura dei pruni in completo silenzio ed è stato favoloso!
4 Maggio 2018
Il periodo dell’Hanami è bellissimo, ma come dici anche tu abbastanza invivibile a seconda di dove si va XD
se ci si mette però alla ricerca di certi posticini la prospettiva cambia e si trova un po’ di quiete pure in mezzo ai sakura.
Anche io ho trovato la fioritura dei pruni una vera meraviglia, più che altro i turisti di questa fioritura sono i giapponesi stessi e mi meraviglia che sia così ignorata all’estero quando è di una delicatezza incredibile!
Sono contenta di aver trovato qualcun’altro che la apprezzi 😀
22 Aprile 2018
Com’è poetica la tua descrizione, si sente che ami questo paese! Il tempio che suggerisci è stupendo!
4 Maggio 2018
Grazie Anna 😀 il Sakura Jingu per me è veramente un gioiellino,l’ho adorato con ogni briciolo del mio cuore!
22 Aprile 2018
Che meraviglia queste foto, questo rosa, tutto stupendo! Ho capito che quando andrò in Giappone dovrò proprio andarci nel periodo di fioritura. 🙂
4 Maggio 2018
Se ne hai l’occasione secondo me la fioritura dei ciliegi in Giappone è veramente qualcosa da vedere almeno una volta nella vita <3
23 Aprile 2018
Io mi accontenterei già di andarli a vedere nei luoghi tradizionali. Godere questo spettacolo lontani dalle orde di turisti sarebbe un sogno e con i tuoi consigli sembra diventare realtà.
4 Maggio 2018
Sicuramente anche i luoghi più classici sono da vedere, ma se poi uno vuole avventurarsi fuori dai soliti percorsi si ritrova ad essere accompagnata dalla Tokyo quieta e comunque meravigliosamente vestita di rosa <3
23 Aprile 2018
Deve essere bellissimo vivere lì. Un po’ ti invidio 🙂
4 Maggio 2018
io adoro vivere qui, sognavo di venirci fin da piccola <3
23 Aprile 2018
Credo di averti fatto una “testa tanta” a forza di ribadire il mio amore per i sakura, sono splendidi e devo ancora riprendermi dalle tue foto! eheheh
Il Giappone è un sogno che ho nel cassetto da tanti e tanti anni, spero veramente di riuscire a realizzarlo un giorno. Intanto sogno attraverso le tue foto e i tuoi racconti *-*
4 Maggio 2018
non si ribadisce mai abbastanza l’amore per i sakura <3
e se mai avrai occasione di venire qui avvisami che mi farebbe un sacco piacere!! Intanto incrocio le dita affinché questo sogno nel cassetto diventi realtà
23 Aprile 2018
Più leggo i tuoi racconti e più mi viene voglia di organizzare un viaggio per scoprire di persona le meraviglie del Giappone! I sakura sono davvero splendidi!
4 Maggio 2018
Contenta di far nascere queste voglie di viaggio ahaha <3
26 Aprile 2018
Che bello questo post e questi angoli di Tokyo!
E mi piace un sacco questa descrizione, bellissima 🙂
è proprio così
“Tokyo sia una città patchwork, che al tartan abbina i pois, le righe arcobaleno al grigio fumo di londra. Un lavoro a maglia talmente stretto e morbido da essere comodamente vivibile e affascinante in maniera misteriosa”
4 Maggio 2018
Grazie Patrick! Detto da te è un gran complimento!
Tokyo che è come un lavoro di cucito, penso non smetterà mai di affascinarci!
Sono contenta ti piacciano anche questi angolini un po’ più nascosti!
19 Maggio 2018
Ottimi consigli da local e fantastiche foto! Io purtroppo per ragioni lavorative ho dovuto organizzare il viaggio in Giappone tra febbraio e marzo, e per poco mi sono persa la fioritura dei ciliegi! 😥 Però ho visto quella bianca dei susini (Ume), che è stata comunque affascinante!
23 Maggio 2018
Grazie Arianna ^_^ sai che la fioritura dei susini piace tantissimo anche a me! Molto più discreta in un certo senso rispetto a quella dei ciliegi (anche solo per la differenza nella quantità) ma stupenda! Quali luoghi della fioritura dei susini hai visitato? 😀