~ itinerario di 8 giorni a Londra: day 2 ~
Basta un passo solo, giusto un passo, appena al di là del grande centro, che in realtà a ben guardare è un agglomerato, una stretta unione di tanti infiniti piccoli centri.
A Londra, come a Tokyo, e forse come accade in tante altre metropoli, ciò che è centrale si allarga, si moltiplica, senza trovare confini netti.
Sollevo lo sguardo, compio un passo e ciò che è naturalmente periferico mi viene incontro.
In una Londra tanto grande quanto mutaforma, anche nella periferia, nel confuso insieme che vive oltre la zona 1 e la zona 2, si annidano centri-non centrali di unica bellezza.
E mentre nel suo stomaco, nel suo cuore, Londra mi è apparsa come una città multicolor traboccante di vita e frenesia (ve ne parlo in questo post), nelle sue braccia e nelle sue gambe, negli arti più lontani da quel rimescolio variopinto, sembra essersi concessa il privilegio di un unico colore.
Ha messo guanti e scarpe VERDI, un verde di quelli accesi, quello dei prati grassi di pioggia, dei boschi abitati dai cervi, delle palme lussureggianti, delle ninfee ricche d’acqua.
Nuovamente a discapito di tutti i preconcetti che le pendono sul capo.
Londra grigia? Ma quando mai!!
E con un passo mi preparo a visitare Windsor e Kew Gardens, mi lascio alle spalle il mondo in technicolor del cuore di Londa e mi immergo tutta completamente nel suo VERDE…