Pokemon Center ~ tornare bambini in un pomeriggio di pioggia a Tokyo


 

Aggiornamento: il Pokemon Center di cui parlo in questo articolo (alla fermata Hamamatsucho della Yamanote) ha chiuso nel Dicembre 2014 ma non disperate un Pokemon Center ancora più grande (e in cui spendere ancora più soldi XD) ha aperto al Sunshine di Ikebukuro.

Oggi io e Isa decidiamo di fare qualcosa di diverso e divertente, andare al Pokemon Center di Tokyo.
Arrivarci è piuttosto semplice, basta prendere la JR e scendere ad Hamamatsucho, uscire all’uscita nord, andare a destra e attraversare la strada, salite le scale mobili e siete arrivati.

Comprare uno yukata o Hanabi ~ i fiori di fuoco giapponesi

Durante il periodo estivo in Giappone si svolgono numerosi Hanabi, decise a vederne uno chiediamo a Shun
quale sia il migliore, lui tira fuori l’iphone (qua è rarissimo vedere qualcuno con un altro tipo di telefono) e dopo aver consultato una tabella fitta appunto di eventi da qualche misterioso sito internet ci consiglia quello del 22 Luglio: è un hanabi grande (e quindi bello da vedere) ma non incasinato come potebbe essere quello del Sumidagawa (l’hanabi più importante di Tokyo che si svolge invece il 26).

Rilakkuma Café a Shibuya

 

 

lunedì 21 Luglio
E’ lunedì ma qua è vacanze, è il giorno del mare (si avete capito bene: del mare. Mi viene da ridere
quando mi chiedono come mai non vado a scuola oggi e devo rispondere “Perché è il giorno del mare” ma tralasciamo).
Così ce ne andiamo allegramente a Shibuya, la scorsa volta abbiamo scoperto che al primo piano della Tower Records c’è il Rilakkuma Café e ce lo siamo tenuto in serbo per un pomeriggio come questo.
Dopo un giro di shopping, durante il quale (grazie ai saldi) compro un favoloso paio di pantaloni con delle rondinelle stampate sopra a 18 euro, in quello che nomino ufficialmente il mio negozio preferito di Shibuya (si chiama Romantic Road e ha delle cose particolarissime, tutti pezzi singoli), decidiamo che è giunto il momento di sfoderare la carta Rilakkuma Café, per un pò di riposo e qualche dolce ristoratore.

2 pomeriggi ad Ueno o le supreme tecniche del nanpa suru

 

martedì 15 luglio

 

Amo il parco di Ueno, è grande, verde, tranquillo. Come pochi posti riesce a
trasmettermi pace. Amo gli alberi fitti e vicini che gettano ombre giganti, lo spazio immenso, il silenzio rumoroso e pieno di vita di quando sai di avere vicino qualcuno, ma non si parla perché è tutto così calmo.
E’ un silenzio caldo che ti avvolge e ti rassicura.
Amo la sua fontana attorno la quale, la sera, i giapponesi siedono parlando piano; tutto intorno si fa buio e loro, spesso coppie, stanno lì a guardare l’acqua come se niente potesse turbarli. Vengono avvolti dalla notte, dalle ore più fresche delle giornata e tu li osservi e ti incanti, l’acqua danza e il cielo vi si riversa.

 

E’ bella e piena di sorpese anche la strada che da Nippori conduce al parco. Si passa per il bellissimo quartiere di Yanaka, conosciuto come il quartiere dei gatti (numerosi negozi vendono articoli a tema gatti e si trovano cose carinissime), dove si possono vedere tanti piccoli templi e casette antiche. Camminare si sta rivelando in realtà un ottimo modo per scoprire posti curiosi e vedere scenari in cui piccoli templi buddhisti nascosti si innalzano sullo sfondo di moderni grattacieli.

 

Il negozio di One Piece a Shibuya ~ Mugiwara Store

 

Fa caldissimo oggi a Tokyo, armate di gonne ci giapponesiziamo fino in fondo e apriamo l’ombrello.
 Le giapponesi sono davvero attente alla cura delle pelle, perciò se c’è anche mezzo raggio di sole, si  bardano all’inverosimile e non importa che ci siano 3 gradi o 40.
Ne vedo andare in giro con manicotti su mani e su braccia (cose che la sauna ci fa un baffo), una addirittura si aggira con un giubbotto impermeabile a maniche lunghe con il cappuccio tirato su e il colletto abbottonato fino a coprire il naso, tipo  che sopra a quel giubbotto ci puoi fare una braciolata.