Approfittiamo del pomeriggio libero prima dell’inizio delle lezioni per una prima tornata di shopping, con alcune tappe mirate tra Shinjuku e Shibuya.
Qua ci sono talmente tanti negozi che uno potrebbe passarci i giorni senza averli comunque girati tutti, il che è bellissimo e poi al momento qui ci sono i SALDI: addio soldi, addiooooooo.
Cose che assolutamente non sapevo:
– nei camerini bisogna togliersi le scarpe prima di provare qualsiasi cosa
– le commesse di Liz Lisa sono かわいいいいいいいいいいいいいいいい / kawaiiiiiiiiiiiii (carineeeee) all’ennesima potenza, e questo strascico di i nell’esclamarlo è assolutamente meritato: basta guardarle e anche voi vi ritroverete a dirlo con questa intonazione.
(vestiti kawaii Liz Lisa e una commessa sulla destra)
(il cartello per mettersi in coda nelle women cars only della metro, i vagoni della metro riservati alle donne in funzione durante alcuni giorni e alcuni orari)
Fuori dalla stazione (prendendo l’uscita Hachiko) ci attende la famosissima statua di Hachiko, i giapponesi la usano come punto di ritrovo infatti nessuno considera la statua più di tanto e siamo noi le uniche polle che ci fanno le foto davanti.
Dietro la statua si stagliano grattacieli e cartelloni pubblicitari, che sono sicura daranno il loro meglio al calare del buio. Shibuya è un quartiere fatto di energia, ricolmo di gente, pulsa di neon e luci, di vita che scorre attraverso le milioni di persone che si incrociano per strada, sulle strisce pedonali dell’incrocio, sconosciuti che si sfiorano mai si conoscono.
Subito sulla destra c’è il famosissimo Shibuya Crossing, l’immenso incrocio in cui, allo scattare del verde, i pedoni possono attraversare in qualsiasi direzione.
comprare qualcosa (giustamente, perché altrimenti il locale sarebbe pieno anche di furbastri scrocconi immagino), così ne approfittiamo per assaggiare un Matcha Latte Frappuccino e saliamo pronte ad aspettare il fatidico momento in cui il verde dà il via e la gente, tantissima, si riversa per strada. Macchina fotografica alla mano ancora una volta mi innamoro di Tokyo, bella, bellissima, che piove addosso travolgente.
Ma il vero must per gli appassionati di musica è la Tower Records (sulla strada tra lo Starbucks e il 109 men).
Uscite il Disney Store chiama i nostri nomi, e chi siamo noi per non ascoltarlo?
prezzi contenuti.
Scendiamo lungo una stradina di fianco a Forever 21 e curiosiamo dentro alcuni negozietti.
(biglietti d’auguri scritti sopra i biscotti)
femminile.
(il rosa regna)
muove la zampetta e si depila, e compriamo anche una scatola di mascherine, da vere tokyote (uguali
uguali, si vede no?)
Facciamo in tempo a scattare le ultime foto a una Shibuya ormai immersa nella notte, la gente scorre ancora e tutto si illumina, prima di riprendere la metro per tornare a casa.
Al Family Mart vicino casa compriamo un po’ di sushi, il primo mangiato qui, dentro ci sono 4 maki (buonissimi), 2 nigiri tamago (buoni) e 2 non definiti dolciastri affari con dentro del riso (non particolarmente buoni)
Il sushi al supermercato costa pochissimo, questa scatoletta l’ho pagata 2.50 euro, scatole più grandi si trovano a 3-4 euro, cose che da noi neanche se preghi in aramaico, la prossima volta tento di accaparrarmi una scatola di soli nigiri e vi dico come sono.